A casa, nel mondo

“Benvenuti in Francia”. Quando i bisogni e le esperienze si incontrano

Italo Stellon

La scorsa settimana, a Parigi, l’INCA Francia, insieme alle associazioni italo-francesi presenti nell’Ile de France, ha organizzato un primo incontro rivolto alla nuova emigrazione italiana. Svariati i temi all’ordine del giorno: inserimento professionale, studio, cultura, vita quotidiana e diritti sociali. Durante la serata, si è parlato anche di ITACA.

Il Presidente di INCA Francia Italo Stellon ci racconta le sue sensazioni.

Abbiamo provato a raccontare ad una platea di 140 connazionali che vivono in Francia che “Per chiunque viaggi” Itaca è l’idea di casa. Di una “casa” reale, esistente in pietra e mattoni, e di una “casa” ideale, fatta di affetti studio, lavoro, sicurezza.”

Serata speciale per la presenza dell’Ambasciatore Italiano a Parigi, dell’Ambasciatore Italiano presso gli Organismi Internazionali presenti a Parigi, della Console generale a Parigi e di oltre 20 associazioni sia di vecchia costituzione che di nuova spontanea aggregazione. Associazioni che aggregano giovani laureati di prestigiose università italiane, giovani impegnati in importanti università francesi, giovani che lavorano in imprese locali o che seguono la strada di professioni liberali.

Quattro gruppi di lavoro che per 3 ore hanno contribuito a socializzare esperienze, a far emergere i “bisogni”, a tessere un sottile filo rosso tra associazione e associazione. Il tutto per favorire la complementarietà di competenze quale elemento decisivo per interagire nel comune obiettivo di migliorare le condizioni di vita di qualsiasi collettività.

E noi abbiamo raccontato di cosa fa l’INCA, di cosa intende essere ITACA, di come la cura della propria condizione di “cittadino mobile” sia essenziale per garantirsi una serenità immediata e un futuro meno ombroso.

“Che ne sarà del mio lavoro in Francia? So che il mio dottorato in Italia è coperto da contribuzione su un “fondo speciale. Cosa ne sarà di quegli anni? Lavoro in Francia ma non ho chiaro se la mia azienda versa i contributi e non riesco a leggere la busta paga. Cosa posso fare? Ma se mi sposterò in un altro Paese, se andrò, ad esempio, negli USA o in Australia, o in Cina, cosa succederà di quelle porzioni di vita nella costruzione del mio futuro? Perché non venite a sciogliere i nostri dubbi?”

E, a quest’ultima domanda, si è risvegliata la volontà di ascolto e di proposizione che è alla base della nostra esperienza. Nel nostro lavoro non possiamo usare le parole “pensiamo che”: per questo le vostre domande sono stimolanti e presuppongono una risposta che permetta di dire “è così”. Quindi, d’accordo! Organizziamo una serata e vediamo di mettere le cose in ordine. A novembre, a novembre si può fare!

La serata è trascorsa, così, constatando insieme che ITACA nasce proprio per questo.

Nasce per mettere in rete esperienze e competenze antiche, frutto di un lavoro decennale in Italia e nei Paesi di emigrazione e competenze nuove, conseguenti alle grandi trasformazioni sociali.

ITACA nasce per concretizzare una “mappa mentale” che riassuma gli ambiti, le relazioni e le competenze attuali. Una mappa capace di registrare ogni evoluzione di competenze e relazioni determinate da legami nuovi con persone e associazioni o da singoli eventi ovunque questi si dovessero determinare.

ITACA che, al pari dell’identità in costante trasformazione del “Cittadino Mobile”, diventa un corpo in continua evoluzione, capace di sostenere l’attività tradizionale dell’INCA e, nel contempo, lo sviluppo di una rete attenta ai cambiamenti e promulgatrice di azioni utili a contrastare i tanti tentativi di ridurre drasticamente le forme di protezione conquistate con decenni di lotta sociale.

Per seguire più da vicino quest’iniziativa ed i futuri appuntamenti, vedere il sito dell’INCA Francia.