I cittadini italiani che si trovino all’estero e ne abbiano assoluta necessità possono far rientro in Italia, seguendo una serie di misure di sicurezza dettate dalla normativa vigente. Cosa prevedono le nuove disposizioni ministeriali in vigore dal 28 marzo 2020
Fermo restando che le disposizioni in materia di mobilità e di sicurezza dei cittadini sono oggetto di continua evoluzione e che, pertanto, si raccomanda di verificare e tenersi informati solamente attraverso le fonti governative, diplomatiche e consolari ufficiali, riportiamo qui di seguito il più recente aggiornamento della normativa in vigore da sabato 28 marzo 2020.
Pubblicato e aggiornato a lunedì 30 marzo 2020.
Fonti: sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e portale ministeriale Viaggiare Sicuri.
COSA FARE SE SEI ALL’ESTERO
Le disposizioni attualmente in vigore consentono il rientro in Italia, se si tratta di una necessità assoluta.
È quindi, per esempio, consentito il rientro dei cittadini italiani o degli stranieri residenti in Italia che si trovano all’estero in via temporanea (per turismo, affari o altro).
E’ ugualmente consentito il rientro in Italia dei cittadini italiani costretti a lasciare definitivamente il Paese estero dove lavoravano o studiavano (perché, ad esempio, sono stati licenziati, hanno perso la casa, il loro corso di studi è stato definitivamente interrotto).
Come specificato sul proprio sito, la Farnesina garantisce ad oggi una serie di voli speciali per permettere il rientro in Italia a coloro che si trovino in altri Paesi che, a causa dell’emergenza Coronavirus, hanno sospeso i voli internazionali. Gli ultimi aggiornamenti e i siti delle compagnie che gestiscono tali voli, sono consultabili qui.
Una volta entrati nel territorio nazionale, gli interessati dovranno raggiungere la propria casa nel minore tempo possibile.
Le circostanze di assoluta urgenza devono essere autocertificate. Si raccomanda di preparare l’autocertificazione prima della partenza, indicando in modo specifico i motivi del rientro, in modo da rendere più rapidi i controlli. Per l’autocertificazione si può usare il modulo pubblicato sul sito del Ministero dell’interno (clicca qui).
DAL 28 MARZO SONO IN VIGORE NUOVE REGOLE, disposte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero della Salute. Clicca qui per consultare il relativo decreto.
All’interno del “FOCUS: CITTADINI ITALIANI IN RIENTRO DALL’ESTERO E CITTADINI STRANIERI IN ITALIA”, sono elencate le seguenti novità (approfondimento consultabile in varie lingue sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, le stesse informazioni si trovano anche sul portale Viaggiare Sicuri):
QUALI REGOLE VALGONO DAL 28 MARZO PER GLI INGRESSI IN ITALIA DALL’ESTERO?
1. Il vettore (ovvero, il mezzo di trasporto: aereo, marittimo, ferroviario, terrestre) con cui si rientra in Italia è “responsabilizzato”: prima, il singolo cittadino doveva solo portare con sé l’autocertificazione. Dal 28 marzo, l’autocertificazione sui motivi del viaggio va consegnata anche all’imbarco sul mezzo con cui si rientra in Italia e deve contenere i motivi del viaggio in modo dettagliato (salute, lavoro, necessità assoluta), l’indicazione del luogo dove si trascorreranno i successivi 14 giorni di isolamento e un recapito telefonico anche mobile. Clicca qui per il modulo di AUTOCERTIFICAZIONE.
2. Chi arriva dall’Italia non può prendere mezzi di trasporto pubblici, ma solo mezzi privati. Se rientri dall’estero, qualcuno deve venire a prenderti, oppure devi noleggiare una macchina, prendere un taxi o un noleggio con conducente (se possibile).
Se sei in rientro dall’estero, venirti a prendere è consentito ad una sola persona convivente o coabitante nello stesso domicilio del trasportato, possibilmente munita di dispositivo di protezione (mascherina). Lo spostamento in questione rientra tra le fattispecie di “assoluta urgenza/necessità”, che dovrà essere autocertificato con il modulo messo a disposizione sul sito del Ministero dell’Interno, compilato in tutte le sue parti, indicando, in particolare, il tragitto percorso e il domicilio ove la persona si reca.
3. Il periodo di quarantena deve essere fatto da chiunque entri in Italia. Quindi anche da chi entra con mezzo privato. Chi entra in Italia per lavoro può rimandare l’inizio della quarantena di 72 ore (prolungabili per altre 48), nei limiti in cui ciò sia assolutamente necessario.
4. Tutti quelli che entrano dall’estero, anche con mezzi privati, devono avvisare l’Azienda sanitaria locale competente per territorio, per la sottoposizione a sorveglianza sanitaria e a isolamento fiduciario di 14 giorni.
5. L’isolamento può essere trascorso anche in un luogo diverso dalla propria abitazione, scelto dall’interessato.
6. Se qualcuno, arrivando in Italia, non ha luogo dove passare quarantena o non riesce a raggiungerlo (non possono venirlo a prendere, non trova stanza d’albergo che lo accolga…), allora deve trascorrere il periodo di isolamento in luogo deciso dalla Protezione civile, con spese a carico dell’interessato.
7. Sono esclusi da queste regole: lavoratori transfrontalieri, personale sanitario, equipaggi di trasporto passeggeri e merci.
8. Resta fermo l’obbligo di segnalare con tempestività l’eventuale insorgenza di sintomi da COVID-19 all’autorità sanitaria.
Lo stesso “Focus” risponde quindi ad una serie di domande:
SONO UN CITTADINO ITALIANO ALL’ESTERO O UNO STRANIERO RESIDENTE IN ITALIA, POSSO RIENTRARE IN ITALIA?
Sì, se il rientro è un’urgenza assoluta. È quindi, per esempio, consentito il rientro dei cittadini italiani o degli stranieri residenti in Italia che si trovano all’estero in via temporanea (per turismo, affari o altro). E’ ugualmente consentito il rientro in Italia dei cittadini italiani costretti a lasciare definitivamente il Paese estero dove lavoravano o studiavano (perché, ad esempio, sono stati licenziati, hanno perso la casa, il loro corso di studi è stato definitivamente interrotto).
Una volta entrati nel territorio nazionale, gli interessati dovranno raggiungere la propria casa nel minore tempo possibile.
Le circostanze di assoluta urgenza, lavoro o salute devono essere autocertificate. E’ necessario preparare l’autocertificazione prima della partenza, indicando in modo specifico i motivi del rientro, il luogo dove si trascorrerà il successivo periodo di isolamento di 14 giorni e il recapito telefonico, anche mobile, durante l’isolamento. Per l’autocertificazione si può usare il modulo pubblicato nel sito del Ministero dell’interno.
Chi rientra in Italia dovrà comunicare l’ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio ed è sottoposto a sorveglianza sanitaria e a isolamento fiduciario per 14 giorni. La sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario non si estendono ai componenti del nucleo familiare eventualmente già presenti in Italia.
SONO UN CITTADINO STRANIERO E MI TROVO ATTUALMENTE IN ITALIA, POSSO FARE RIENTRO NEL MIO PAESE?
Sì, se il rientro è un’urgenza assoluta, alle medesime condizioni alle quali è sottoposto il rientro dei cittadini italiani dall’estero (v. faq). La temporanea sospensione dell’attività lavorativa o la sua continuazione in modalità di “lavoro agile” non consentono invece spostamenti.
Si raccomanda di verificare prima della partenza le misure previste nel Paese di destinazione per contrastare la diffusione del virus. Si consiglia inoltre di prendere contatto con l’ambasciata del proprio Paese in Italia.
SONO IN RIENTRO DALL’ESTERO. POSSO CHIEDERE AD UNA PERSONA DI VENIRMI A PRENDERE IN MACCHINA ALL’AEROPORTO, ALLA STAZIONE FERROVIARIA O AL PORTO DI ARRIVO?
Sì, ma è consentito ad una sola persona convivente o coabitante nello stesso domicilio del trasportato, possibilmente munita di dispositivo di protezione. Lo spostamento in questione rientra tra le fattispecie di “assoluta urgenza”, che dovrà essere autocertificato con il modulo messo a disposizione dal Ministero dell’interno, compilato in tutte le sue parti, indicando, in particolare, il tragitto percorso e il domicilio ove la persona si reca.
Resta fermo l’obbligo di comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione, per la sottoposizione a sorveglianza sanitaria e a isolamento fiduciario, nonché l’obbligo di segnalare con tempestività l’eventuale insorgenza di sintomi da COVID-19 all’autorità sanitaria.
Ricordiamo a chiunque si trovi all’estero e in condizioni di dover rientrare in Italia per necessità assoluta, come previsto dalle nuove disposizioni ministeriali, di seguire le indicazioni delle istituzioni locali e mettersi in contatto con le autorità diplomatiche e consolari nel proprio Paese per ottenere supporto e assistenza.
Poiché la situazione e le misure conseguenti sono in costante aggiornamento, raccomandiamo di tenersi informati attraverso i portali ministeriali: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Viaggiare Sicuri.