A casa, nel mondo

Continuano gli eventi informativi in Romania. I giorni scorsi abbiamo incontrato un gruppo di 60 persone nella regione Maramures (650 km a nord di Bucarest).

Come Inca Romania, abbiamo sempre considerato molto importante assicurare un supporto informativo sulla nostra azione di tutela individuale previdenziale e socio assistenziale in Italia, ma anche sulla tutela collettiva (al progetto Inca Romania partecipano anche due categorie della CGIL, Fillea – che rappresenta i lavoratori dell’edilizia e Flai – che organizza, invece, i lavoratori del settore agro-industriale).

Durante l’evento abbiamo parlato, dunque, dei diritti e delle tutele collettive e individuali in Italia, ma anche dei rischi ai quali i lavoratori possono essere esposti quando decidono di andare a lavorare all’estero senza essere prima informati (fenomeni di sfruttamento, caporalato e altre violazioni dei diritti dei lavoratori), e abbiamo presentato i nostri servizi in Romania, spiegando quali sono i diritti che essi possono far valere al rientro nel paese di origine, avvalendosi del nostro ufficio Inca CGIL Romania a Bucarest.

L’evento è stato molto partecipato, tante le domande su progetti migratori in Italia, ma anche in altri paesi dell’Unione Europea.

Le domande poste dai partecipanti vertevano sulla sfera previdenziale, sull’eventuale recupero di diritti dopo anni di lavoro in nero, sulle problematiche che hanno i parenti/conoscenti che vivono e lavorano in Italia, ma un aspetto importante riscontrato durante questo evento riguarda la forte mobilità circolare dei lavoratori romeni all’interno dell’UE. Tanti lavoratori che precedentemente hanno lavorato in Italia, ora si sono spostati verso altri paesi europei, quindi in questo incontro abbiamo raccolto diverse domande per quanto riguarda la Gran Bretagna (domande sull’ottenimento del Settled Status e il timore del cambiamento post Brexit), l’Austria (chiedevano come poter verificare la posizione contributiva e ottenere informazioni sulla possibilità di pensionamento in regime internazionale) e la Francia (avevano bisogno di informazioni per richiedere la disoccupazione in Francia).

In questo contesto di mobilità circolare dei lavoratori romeni, dunque, la nostra rete Inca nel mondo, con il sostegno di Itaca, si configura un punto di forza estremamente utile e importante nell’offrire l’assistenza e il sostegno di cui hanno tanto bisogno tutti i lavoratori europei in mobilità.

Al termine dell’evento sono stati distribuiti volantini in lingua romena, contenenti informazioni sui diritti e le tutele dei lavoratori in Italia, i servizi del nostro ufficio a Bucarest, l’elenco delle sedi regionali delle nostre strutture in Italia e ci siamo messi a disposizione per un lavoro di rete fra le nostre sedi nei tanti paesi dove come Inca e Itaca ci impegniamo sempre a sostenere le persone e le comunità migranti.