A casa, nel mondo

Dopo diversi anni di assenza dei patronati, per il 2018 l’INCA CGIL in Regno Unito ha deciso di venire incontro alla comunità italiana in Scozia con la propria offerta gratuita di servizi di assistenza che vanno ben oltre le domande di pensione. Dal prossimo martedì 17 aprile infatti, ogni primo e terzo martedì del mese, il nuovo sportello del Patronato INCA presso l’Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo raccoglierà le richieste di tutti coloro che vivono a nord del Vallo di Adriano.

“Il numero degli italiani trasferitisi in Scozia negli ultimi anni, sommato a quello degli Scozzesi di origine italiana, ci ha portato a considerare quantomeno ragionevole avviare una presenza nel nord del Paese”, ha dichiarato il coordinatore dell’INCA CGIL UK Maurizio Rodorigo.

Anche per anticipare le nuove necessità e preoccupazioni degli italiani post-Brexit, il Patronato INCA nel Regno Unito ha rafforzato negli ultimi anni la collaborazione con la rete consolare e dei Comites locali, offrendo servizi che vanno dalle domande di prestazioni previdenziali ed assistenziali (pensioni, disabilità, sostengo del reddito, dichiarazioni dei redditi all’Inps) alle pratiche consolari quali registrazioni AIRE, richieste di cittadinanza italiana, richieste di carta d’identità o di trascrizione dei certificati di stato civile.

La comunità italiana in Scozia ha una presenza radicata e una lunga storia. I primi italiani ad arrivare in Scozia furono i Romani, ma la prima grande ondata migratoria verso il nord della Gran Bretagna avvenne alle fine del diciannovesimo secolo. Da allora alla prima guerra mondiale la popolazione continuò a crescere, e Glasgow divenne la casa della terza più grande comunità italiana del Regno Unito.

L’influenza degli italiani in Scozia è innegabile: secondo la National Fish Friers Federation, la diffusione del fish and chips in Scozia è dovuta proprio agli italiani, che per primi iniziarono a vendere “pesce e patate”. Molti dei primi immigrati italiani, provenienti soprattutto dal nord Italia, iniziarono infatti ad aprire negozi di fish and chips arrivando a dominare il mercato entro il 1914. Ma la presenza dei nostri connazionali non fu sempre così serena: durante la seconda guerra mondiale, molti uomini italiani residenti vennero trasferiti in campi di internamento, in particolare sull’Isola di Man e sulle Orcadi.

Come gran parte del Regno Unito, la Scozia ha visto arrivare un nuovo flusso di italiani negli ultimi anni, composto soprattutto di giovani alla ricerca di lavoro o anche solo di migliorare la padronanza della lingua inglese. Il nuovo sportello dell’INCA Regno Unito nasce con l’intenzione di assistere sia la comunità storica che la “nuova immigrazione” italiana in Scozia, ascoltando le richieste, offrendo supporto e aiutando nel relazionarsi con il sistema del welfare britannico e italiano.

Il nuovo sportello dell’INCA Regno Unito a Edimburgo inaugura martedì 17 aprile e sarà aperto ogni primo e terzo martedì del mese dalle ore 10 alle ore 14, presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura (82 Nicolson Street, Edinburgh EH8 9EW).

Per ulteriori informazioni e contatti, visitare il sito dell’INCA UK.