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Dal 3 al 5 maggio si è svolta a Bacau, in Romania, una conferenza a livello europeo sui temi delle migrazioni, organizzata dal Ministero per i Romeni all’Estero. ITACA, INCA CGIL e INCA Romania tra i partecipanti

La strada verso una politica europea comune per la diaspora continua, nel contesto dell’esercizio della Presidenza romena del Consiglio dell’Unione Europea. Nel periodo 3-5 maggio, il Ministero per i Romeni all’Estero (MRP), insieme ai partner dell’UE, ha organizzato a Bacau una conferenza europea che ha riunito esperti in questioni relative alla diaspora, non solo in Romania, ma anche in molti altri Stati membri.

Vi hanno preso parte rappresentanti di Germania, Grecia, Italia, Irlanda, Estonia, Malta, Cipro, Polonia e Regno Unito, fra i quali Laura Ritter, del Ministero del lavoro e degli affari sociali della Germania, Evantia Papadatou, Segretario Generale del Governo della Grecia, Anne Norton, Direttore del Dipartimento degli Affari Esteri e del Commercio dell’Irlanda, rappresentanti di enti ed organizzazioni in Italia, Cipro, Malta, Estonia, mentre dalla Romania hanno partecipato Viorel Ilie – Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Lilla Debelka – Segretario di Stato del MRP, Victor Ionescu – Sottosegretario di Stato del MRP, Maricica Luminita Cosa, Prefetto di Bacau, e tanti altri rappresentanti delle istituzioni pubbliche locali.

Hanno preso parte ai lavori Andrea Malpassi, in qualità di Coordinatore dell’Area Migrazioni e Mobilità Intrnazionali dell’INCA CGIL e Presidente di ITACA e Emilia Spurcaciu per l’INCA Romania.

I lavori della conferenza sono stati aperti da Victor Ionescu, Sottosegretario di Stato del MRP, che ha spiegato l’importanza di questo ultimo evento che chiude una serie di tre eventi organizzati in Romania durante la presidenza del Consiglio dell’UE, lavori che sono continuati con gli interventi dei rappresentanti del governo e delle autorità locali.

La seconda parte della conferenza ha compreso due workshop – “Il contributo dei cittadini europei allo sviluppo dei paesi di accoglienza” e “Il rapporto tra gli enti locali della Romania e i cittadini romeni che vivono all’estero”, entrambi coordinati da Victor Ionescu. La conferenza si è chiusa domenica 5 maggio, con un dibattito finale, destinato alle conclusioni.

“Il nostro compito, in quanto politici è quello di garantire che i romeni che lavorano all’estero possano godere degli stessi diritti degli altri cittadini. Abbiamo anche il dovere di essere buoni padroni di casa e di fornire servizi di qualità ai cittadini di altri Paesi“, ha detto il ministro Viorel Ilie. Il Prefetto Luminita Maricica Cosa ha poi sottolineato l’importanza che la Romania attribuisce al semestre di Presidenza del Consiglio dell’Unione europea e ha accolto con favore l’iniziativa del ministero MRP di organizzare questa importante conferenza a Bacau, sottolineando che soltanto grazie agli sforzi congiunti è possibile costruire un’Europa più unità e solidale.

Lilla Debelka, Segretario di Stato MRP, ha portato il messaggio del ministro Stefan Radu Oprea e ha dichiarato che “ogni cittadino che parte rappresenta una perdita per la Romania”, rassicurandoli nello stesso tempo del sostegno che MRP darà loro, ovunque essi si trovino.

“Grazie al semestre di presidenza romeno del Consiglio europeo”, ha commentato Andrea Malpassi, “siamo riusciti a venire qui a Bacau a ragionare sul tema della migrazione, non come rischio, non come problema e non rispetto al tema della sicurezza, ma come opportunità. Come opportunità di crescita e arricchimento che i migranti danno ai nuovi Paesi nei quali vanno. Noi abbiamo sottolineato tre aspetti di questo arricchimento: un aspetto economico, innanzitutto, perché è innegabile che i migranti portino un arricchimento economico ai nuovi Paesi, basti pensare al caso dell’Italia; un arricchimento sociale, perché spesso le lotte che fanno i lavoratori migranti sfruttati, sottopagati o fatti lavorare in condizioni terribili, permettono una crescita per le condizioni di tutti i lavoratori anche di chi era nato in quel Paese; un arricchimento culturale che è incalcolabile, che non è stimabile con numeri o con cifre ma che non avverrebbe, non sarebbe possibile se le culture non si contaminassero”.

“Ci auguriamo che questo incontro possa portare il tema della diaspora nell’agenda europea e creare la possibilità di una cooperazione a livello europeo per le politiche riguardanti la diaspora”, ha dichiarato il Sottosegretario Victor Ionescu, in chiusura dei lavori della conferenza, auspicando che anche la Finlandia, il paese che avrà la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea nel prossimo semestre, possa continuare a portare avanti iniziative sui temi della diaspora e delle migrazioni nell’UE.