A casa, nel mondo
Immagini: Niccolò Piras

ITACA se n’è andata in campeggio a Montalto di Castro, ma non in vacanza. Al “Revolution Camp”, insieme alle tante ragazze e ragazzi dell’UDU (Unione degli Universitari) e della Rete degli Studenti Medi e ad Andrea Malpassi, si è parlato dell’emigrazione italiana e di progetti da fare insieme da settembre. Ce lo racconta Alice Leone.

In un caldo primo pomeriggio di un lunedì di fine luglio, il treno regionale che da Roma percorre la costa tirrenica verso nord è affollato di turisti diretti al mare, ma io e Andrea non siamo diretti a fare un meritato bagno in spiaggia.

Quando scendiamo alla fermata di Montalto di Castro, oltre a noi, vediamo sul binario diversi ragazzi con zaini e attrezzatura da campeggio, tutti diretti alla nostra stessa destinazione: Il Revolution Camp, il campeggio studentesco organizzato ogni anno da Unione degli Universitari e Rete degli Studenti medi.

Qui ogni anno migliaia di studenti universitari e delle superiori, provenienti da tutta italia, si ritrovano per andare al mare, assistere a concerti ma soprattutto discutere di politica e programmare le attività del sindacato studentesco.

Il campeggio ha un programma ricchissimo, che quest’anno include anche l’incontro a cui ci hanno invitati, che si tiene in uno degli spazi previsti per i workshop, coperto da un tendone e dall’ombra dei pini.

Nonostante l’ora e la vicinanza del mare, il nostro incontro con i ragazzi dell’UDU è molto partecipato. Siamo lì per presentare le attività di ITACA e per discutere con loro dei problemi e delle esigenze dei numerosi giovani che ogni anno si trasferiscono all’estero, sia per una breve esperienza di lavoro o per restarci.

Con loro discutiamo di come possiamo lavorare insieme per fornire ai ragazzi le informazioni e gli strumenti necessari per orientarsi e capire il mondo del lavoro e le condizioni di vita negli altri paesi, prima ancora di decidere di spostarsi.

Parliamo quindi di organizzare una vera e propria formazione per chi vuole partire, cominciando da corsi pensati per chi desidera accedere a profili professionali nelle istituzioni europee, progetto che avevamo già presentato al festival della formazione sindacale il 26 giugno scorso.

Il tema suscita interesse, le idee e le proposte su come rispondere alle necessità di chi vuole partire e sugli strumenti che potremmo costruire insieme si rincorrono l’un l’altra, e spaziano su tutti gli argomenti affrontati, dai dettagli al generale.

Sembra proprio l’inizio di una splendida collaborazione, per dirla come in un vecchio film. Anche a riunione finita, a margine dell’incontro, proseguono le conversazioni con ragazze e ragazzi di ogni parte d’Italia e, quando dopo qualche ora arriva il momento di prendere il treno per rientrare in città, ci salutiamo – naturalmente senza aver nemmeno visto la spiaggia.

Tutto sommato, viste le stimolanti prospettive del lavoro insieme che ci attende da settembre, un ottimo motivo per rinunciare al mare così vicino, in un pomeriggio di fine luglio.