Continua a seguire quello che ormai sembra il “giallo” dell’estate.
Il 29 marzo 2019 si avvicina, inesorabilmente.
E’ una data –la data- che ormai, occupandoci di Brexit, abbiamo dovuto imparare bene. E’ il giorno in cui si consumerà formalmente il divorzio tra Regno Unito e Unione Europea.
In questi mesi abbiamo seguito le trattative, le vicende politiche interne al Regno Unito e all’Unione, anche i rumors che si accavallavano rispetto a questa o quella ipotesi di accordo, di mediazione, di trattativa. O di stallo delle trattative.
In questa fine di luglio, insolitamente torrida su entrambe le sponde della Manica, la situazione appare decisamente complessa. Ministri del Governo conservatore inglese che si dimettono accusando Theresa May di essere troppo “morbida” nelle trattative, Theresa May che replica minacciando che –dal 29 marzo 2019- non sarà più possibile per i cittadini comunitari entrare nel Regno senza aver prima un lavoro (e ben qualificato, “scelto” del Regno unito stesso), Commissari Europei che cominciano esplicitamente a preparare le contromosse in caso di “separazione senza accordo”, aziende che preparano un’eventuale fuga da Londra e centinaia di migliaia di nostri connazionali che a Londra e nel resto del Paese continuano ad andare, alla ricerca di un’occupazione.
Una situazione da monitorare quotidianamente, per capire quali scenari si delineeranno in un domani che ormai è così vicino.
E proprio per questo, la nostra Rassegna Stampa sulla Brexit –fatta monitorando i principali media italiani e britannici- non andrà in vacanza neanche un giorno.
Anche per tutto il mese di agosto, continueremo a studiare, a produrre e ad inviare il nostro strumento di conoscenza e approfondimento su quella che è sicuramente la vicenda più importante per il futuro dell’Europa.
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Non sarà probabilmente la lettura estiva più leggera, ma spesso ha gli stessi contorni di un classico “giallo”.