A casa, nel mondo

L’Inca nazionale, in continuità con la fase intrapresa di riorganizzazione e rinnovo delle cariche, sul percorso di una riorganizzazione e conferma dell’importanza che riveste il servizio del patronato all’Estero, ha proceduto con la nomina di Valeria Ferrazzo, dell’area internazionale della sede nazionale, quale nuovo Presidente di Itaca.   

Itaca è un’associazione transazionale con sede a Bruxelles costituita per coniugare le diverse esigenze e ampliare la rete Inca al di fuori delle linee tradizionali.

Un’associazione ad ombrello con carattere internazionale per rispondere alla nuova mobilità internazionale.

Lo scopo prevalente è quello di promuovere l’integrazione delle comunità italiane e di qualsiasi altra comunità di migranti nei diversi Paesi di residenza, favorendo e promuovendo iniziative sociali e culturali rivolte ai cittadini migranti.

Favorisce il collegamento tra le diverse sedi Inca presenti nel mondo creando opportunità e fornendo servizi per intercettare le nuova forme di mobilità e per dare una risposta sempre più attuale, alle nuove richieste e bisogni delle persone in tutto il mondo.

La sua attività hanno visto, oltre ad un supporto costante nell’ambito della comunicazione dell’estero, la partecipazione e/o l’organizzazione di seminari, momenti formativi, iniziative e compartecipazione in progetti il tutto, di volta in volta, in raccordo con alcune strutture estere Inca e le Associazioni locali.

E’ importante puntare su un modello di integrazione e raccordo tra le diverse strutture che faciliti il raggiungimento di obiettivi sempre più significativi.

“Itaca proseguirà sulla linea in corso portando avanti le attività e individuando nuove attività e servizi per cercare di avere sempre più incidenza e per dare più visibilità all’assistenza che, con le nostre sedi Inca, svolgiamo nel mondo.
Incrementeremo per esempio l’attività di comunicazione in stretto rapporto con l’Inca nazionale in modo che si crei una virtuale rete unica tra estero e Italia.
Dobbiamo continuare a puntare sull’ampliamento della platea degli assistiti, sulla rete tra le diverse strutture, sui contatti, in modo di poter rispondere alle nuove esigenze delle persone con altrettante nuove attività all’estero anche mettendo a fattor comune le esperienze locali. Ci aspetta una sfida importante e stimolante in una realtà particolare in cui ci vedremo impegnati sempre più a tutelare e rappresentare i nostri assistiti.”