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Covid-19 e rientri in Italia, nuove disposizioni ministeriali dal 26 ottobre 2021

Redazione

COVID-19, una nuova Ordinanza del Ministero della Salute del 26 ottobre 2021 aggiorna le misure che regolano l’ingresso in Italia da Paesi terzi

Fermo restando che le disposizioni in materia di mobilità e di sicurezza dei cittadini sono oggetto di continua evoluzione e che, pertanto, si raccomanda di verificare e tenersi informati attraverso le fonti governative, diplomatiche e consolari ufficiali, riportiamo qui di seguito il più recente aggiornamento della normativa in vigore 

Fonti: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, portale Viaggiare Sicuri, Ministero della Salute

Aggiornato a martedì 27 ottobre 2021

Dal 26 ottobre 2021, sono state aggiornate le misure che regolano l’ingresso in Italia da Paesi terzi.

Riportiamo di seguito le principali novità, come elencate nel Focus “Cittadini Italiani in rientro dall’estero e cittadini stranieri in Italia”, consultabile sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Come ricordato sul sito del Ministero degli Esteri, tutti coloro che intendano recarsi all’estero in questo periodo, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono considerare che qualsiasi spostamento può comportare un rischio di carattere sanitario.

In particolare, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso o per il rientro in Italia da un Paese estero, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo.

In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova.

Tali procedure interessano, con alcune possibili differenze dovute alle diverse normative locali, anche i cosiddetti “contatti” con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali del Paese in cui ci si trova e che, a tutela della salute pubblica, potranno far rientro in Italia al termine del periodo di isolamento previsto.

Dal 26 ottobre, con un’Ordinanza del Ministero della Salute, è stato abolito lo speciale regime restrittivo precedentemente in vigore per gli ingressi da Brasile, India, Bangladesh e Sri Lanka, che rientrano ora nella disciplina generale prevista per i Paesi dell’elenco E. E’ stata anche aggiornata la lista dei Paesi inclusi negli elenchi C e D (per i dettagli, cliccare sul link in fondo al box).

Tutti i dettagli e ulteriori specifiche riguardo alla disciplina degli spostamenti da/per i Paesi dei rispettivi elenchi (A, B, C, D, E), si possono trovare direttamente sul sito del Ministero degli Esteri e nelle relative sezioni specificamente dedicate sul portale ministeriale Viaggiare Sicuri.

Dal 28 settembre, una precedente Ordinanza del Ministero della Salute aveva inoltre istituito dei Corridoi turistici Covid-free per una serie di territori specifici (Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana e le zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam in Egitto), al ritorno dai quali non è necessario effettuare l’isolamento fiduciario. Per poter beneficiare di questa eccezione,  è tuttavia necessario adempiere ad una serie di obblighi: esibire all’imbarco il Green Pass ed un test negativo effettuato nelle ultime 48 ore; sottoporsi, se la permanenza all’estero è superiore a sette giorni, ad ulteriore test in loco; esibire, al rientro nel territorio nazionale, un test negativo effettuato nelle quarantotto ore antecedenti all’imbarco; sottoporsi, all’arrivo all’aeroporto nazionale, ad un ultimo, ulteriore test che risulti negativo.

Con una Circolare del 23 settembre il Ministero della Salute ha inoltre riconosciuto l’equivalenza di alcuni vaccinisomministrati da autorità sanitarie estere, a quelli effettuati nell’ambito del Piano nazionale dei vaccini per la prevenzione da SARS-CoV-2.

Si tratta, in particolare, di:

  • vaccini riconosciuti da EMA – Agenzia Europea per i Medicinali;
  • Covishield (Serum Institute of India), prodotto su licenza di AstraZeneca;
  • R-CoVI (R-Pharm), prodotto su licenza di AstraZeneca;
  • Covid-19 vaccine-recombinant (Fiocruz), prodotto su licenza di AstraZeneca.

A seguito di tale riconoscimento:

i cittadini italiani (anche residenti all’estero) e i loro familiari conviventi, indipendentemente dal fatto che siano iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, e tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale che sono stati vaccinati all’estero con i summenzionati vaccini o che sono guariti all’estero da COVID-19, potranno richiedere, se si trovano già sul territorio italiano, il rilascio del Green Pass recandosi presso le Aziende Sanitarie locali di competenza territoriale;

– tutti gli altri cittadini stranieri vaccinati all’estero con i summenzionati vaccini avranno diritto ad accedere, sul territorio nazionale, a tutti i luoghi e servizi per i quali è richiesto il Green Pass. Per poter essere riconosciute come equivalenti al Green Pass, le certificazioni sul vaccino ricevuto all’estero dovranno contenere le seguenti informazioni: dati identificativi del titolare, dati relativi al vaccino, data/e di somministrazione del vaccino, dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato; dovranno inoltre essere redatte in italiano, inglese, francese, spagnolo o tedesco oppure, ove fossero rilasciate in un’altra lingua, essere accompagnate da una traduzione giurata.

Inoltre, si rammenta che chiunque faccia ingresso in Italia, per una qualsiasi durata e attraverso qualsiasi mezzo di trasporto, da Stati o territori esteri degli elenchi B, C, D ed E, prima del proprio ingresso nel territorio nazionale, è tenuto a compilare un Modulo per la Localizzazione digitale, o Passenger Locator Form.

Ricordiamo come sempre, a chiunque si trovi all’estero e debba rientrare in Italia, d’informarsi bene prima della partenza, seguire le indicazioni delle istituzioni locali e mettersi in contatto con le autorità diplomatiche e consolari nel proprio Paese in caso di bisogno di supporto e assistenza.