A casa, nel mondo

A Belfast e Birmingham, continuano gli appuntamenti “Brexit” dell’INCA Regno Unito

Redazione
26 Febbraio 2019

L’INCA Regno Unito continua il suo lavoro di informazione nella comunità italiana in Gran Bretagna, sempre più intenso con l’avvicinarsi della Brexit.

Questo weekend il team dell’INCA ha attraversato il Paese, recandosi prima a Belfast, nell’Irlanda del Nord, e poi a Birmingham, in Inghilterra.

A Belfast oltre duecento italiani si sono radunati il 23 febbraio per incontrarsi con il Console Generale per la Scozia e Irlanda del Nord Fabio Monaco e la Console Onoraria per l’Irlanda del Nord Federica Ferrieri, e con gli ospiti invitati per discutere di Brexit e di come i cittadini italiani potranno tutelarsi. Sono intervenuti i rappresentanti di Comites, CGIE, patronati e dell’organizzazione the3million.

Maurizio Rodorigo, coordinatore del Patronato INCA CGIL UK, ha sottolineato l’importanza di registrare la propria residenza nel Regno Unito attraverso il nuovo sistema del Settled Status per poter continuare ad accedere a tutti i welfare benefit britannici su cui l’INCA Regno Unito fornisce assistenza.

Per l’intervento cruciale dell’incontro, l’avvocata Eileen Bye, inviata dalla Commissione Europea, ha dato una presentazione sul nuovo sistema, spiegando ai presenti come e quando registrarsi, e offrendo poi consigli su casi individuali presentati durante l’incontro. Bye si è concentrata sui diversi scenari possibili nel caso il Regno Unito esca dall’Unione Europea con o senza accordo: infatti, molte delle garanzie attuali in materia di welfare e sistema sanitario saranno rimesse in discussione all’interno del più ampio sistema inglese di “ostilità” verso l’immigrazione irregolare (“hostile environment”).

Tra le domande più pressanti dei presenti c’è stata l’incognita di come richiedere il settled status se non si è in possesso di un passaporto, ma anche come cambieranno la sanità, le pensioni, e il viaggiare da e per il Regno Unito per gli europei.

Il 24 febbraio a Birmingham si è tenuto invece un incontro organizzato da SOS Democratica, gruppo che si occupa dei diritti e i doveri degli italiani nel Regno Unito. Presso il campus universitario i sono radunati accademici, professionisti e esperti di migrazione e diritto del lavoro per discutere del futuro dei cittadini UE nel Regno Unito dopo la Brexit. Questo incontro si è tenuto in inglese, visto che non erano presenti solo cittadini italiani, ma anche spagnoli e francesi.

A seguito degli interventi dell’esperto legale Uddalak Datta (dello studio legale Shakespeare Martineau) e dei patronati INCA e ACLI, numerosissime anche in questo caso le domande dal pubblico, composto da persone di tutte le età – dagli studenti universitari ai pensionati – e dai background più diversi.

L’INCA UK, invitata a condividere la sua prospettiva sul futuro sempre più vicino del Regno Unito fuori dall’Europa, ha spiegato la differenza tra il sistema della Permanent Residence, basato sulla legislazione europea, ed il nuovo Settled Status, interamente regolato dalla legge britannica. Si è poi passati ad illustrare il processo di registrazione, a partire dal download dell’applicazione governativa su smartphone Android per verificare identità e nazionalità del richiedente, alla fase successiva relativa ai controlli della residenza e dei precedenti penali sul sito istituzionale dedicato.

Alcune domande sono arrivate infine da tre cittadini britannici presenti, preoccupati per lo status dei loro familiari europei.


L’INCA Regno Unito continuerà a incontrare la comunità italiana nel Paese nelle prossime settimane con incontri a Aberdeen, Glasgow, Edimburgo, Manchester, Scarborough, Liverpool.

Per informazioni vi invitiamo a seguire la pagina Facebook dell’INCA CGIL Regno Unito.